Tarì Moak, l’anima spumeggiante del caffè

L’aroma della qualità arabica proveniente dall’Etiopia intrecciata alle note dei malti tostati. Così è nata una birra dal gusto straordinario, tra le special in casa Tarì.

Nel 2017 Caffè Moak compie 50 anni. Un compleanno speciale per una delle aziende più importanti della Sicilia, specializzata nella torrefazione e nella distribuzione del caffè in tutto il mondo. Perché non omaggiarla con una birra unica?

L’idea è buona, ma bisogna riuscire a trovare la giusta varietà di caffè. Facciamo i primi test, ma è difficile scegliere tra le tante miscele, tutte di ottima qualità, prodotte da Moak. A indicarci la strada è lui, Giovanni Spadola, patron dell’azienda modicana, ancora oggi alla guida dell’impresa. La miscela suggerita è la Monorigine Etiopia.

Abbiamo impiegato più di un anno per mettere a punto la ricetta, ma il risultato è stato eccellente. Il segreto? L’estrazione a freddo dei chicchi di Caffè Moak appena tostati che vengono immediatamente introdotti nella fase d’imbottigliamento.

Ne esce una birra scura doppio malto dal colore bruno limpido che s’ispira alle classiche stout ad alta fermentazione, dal sapore leggero al palato, dal gusto aromatico e con qualche punta di dolcezza che la rende perfetta per diverse tipologie di abbinamenti in tavola.

Nella Guida alle birre d’Italia di Slow Food del 2017 e del 2019, a cura di Luca Giaccone ed Eugenio Signoroni, Tarì Moak ha ricevuto il riconoscimento di “Grande Birra“. In questi anni è stata apprezzata da esperti e appassionati. Tra tutti lo stesso Signoroni che l’ha inserita in un suo laboratorio all’interno di Taormina Gourmet.

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